Chissà se vent'anni fa, alla Pokemon Company che produceva e continua a produrre carte collezionabili distribuendole in prodotti sigillati di cui è impossibile sapere il contenuto, si sarebbero mai aspettati che un giorno delle persone avrebbero pagato per scannerizzare i propri box e bustine e sapere in anticipo cosa nascondono.
Eppure oggi questa realtà è, purtroppo o per fortuna, sotto gli occhi di tutti
È recente la notizia di un'azienda americana, la Industrial Inspection & Consulting, che riesce ad effettuare scannerizzazioni, a pagamento, per individuare il contenuto di pacchetti e box sigillati di qualsiasi tipo, per un costo di 75$/pack, come vediamo sul loro sito ufficiale
La notizia ha fatto il giro del mondo, sembra finita l'epoca dei mitici spacchettamenti all'ultimo sangue per cercare la carta rara di turno. Abbiamo anche notato un certo vanto da parte dell'azienda promotrice del servizio, si vantano a caratteri cubitali di aver reso pubblico ciò che avveniva in segreto, e di aver portato i Raggi X alle masse come Prometeo ha portato il fuoco agli uomini!
Bah secondo noi c'è molto poco di cui vantarsi, nel senso che si và a togliere quel piacere, quell'agonismo che c'è sempre stato nello spacchettare box di prestigio alla ricerca dei pezzi da collezione. Anche perchè questa tecnologia potrebbe avere una spiacevole conseguenza, ossia che chi ha box o pacchetti di prestigio pesanti li faccia analizzare e che le carte di valore vengono intercettate e sbustate e il resto venga venduto comunque come sealed a prezzi elevati.
Quindi se un nostro followers ci chiedesse "CONVIENE USUFRUIRE DI QUESTO SERVIZIO?"
Aldilà dell'etica la risposta è duplice e dipendente principalmente dal tipo di prodotto, ossia:
Se parliamo di pacchetti e box vintage di altissimo valore, in cui è possibile trovare carte come un Charizard Set Base, un Crystal Charizard, Un Lugia Neo allora indubbiamente il processo è consigliabile.
Se invece parliamo dei box recenti come Evoluzioni Eteree avremmo già un rapporto costi/benefici quasi sfavorevole dal punto di vista dei valori delle carte singole rare paragonate col box sealed.
Qui entrano in gioco le possibilità; se infatti per qualche motivo le tariffe dovessero diminuire di fronte magari a un'alta domanda, o se l'azienda venisse inglobata in una multinazionale più grande, il fenomeno potrebbe diffondersi, anche se è vero che, almeno in un primo momento, buona parte del mondo collezionistico non sembra approvare la pratica.
Nel tempo aziende come la The Pokemon Company hanno già sviluppato dei metodi per prevenire pratiche di scalping sui pacchetti sigillati, ad esempio andando a contrappesare i pack per bilanciarne i pesi ed evitare di vedere la gente che gira le edicole con i bilancini!
La nostra grande speranza è riposta nelle future innovazioni che verranno introdotte dalle aziende produttrici in fase di produzione e impacchettamento delle carte per evitare che i nuovi prodotti sigillati possano essere scannerizzati, in special modo se il servizio di scanner dovesse divenire meno costoso rischiando di impattare anche sul mercato.
Ma quindi è davvero la fine del mercato Pokémon?
Ovviamente no, la situazione attuale ha ancora molti punti interrogativi. Potrebbe rivelarsi tutto un fuoco di paglia come diventare una delle principali tecnologie per determinare il valore di box e pacchetti vintage, dipenderà molto da che giudizio daranno i collezionisti di questa pratica e quanto ne faranno uso
Comunque non possiamo tralasciare che, nel vintage, questa tecnologia è stata già usata e verrà usata ancora di più ora che se ne occupa ufficialmente un'azienda, quindi ci sentiamo di consigliare, ora più che mai, cautela estrema nell'acquistare prodotti vintage molto costosi, soprattutto se l'intento è quello di spacchettare.
Noi continueremo a monitorare la situazione e vi terremo aggiornati sul caso.
FINE
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